Tassazione fiscale agevolata delle royalties sui marchi

Tassazione royalties in Italia: i vantaggi

Le royalties, insieme ad altri beni aziendali immateriali come i brevetti industriali, i marchi, le licenze d’uso ed i modelli e disegni industriali permettono all’impresa di ottenere dei vantaggi fiscali grazie ad una tassazione agevolata.

Per quanto attiene in particolare alle royalties sui marchi, i vantaggi fiscali sono sia del licenziante del marchio (vale a dire il titolare del marchio che lo dà in licenza e che riceve la royalty a titolo di corrispettivo) sia del licenziatario del marchio (vale a dire  colui che paga la royalty per poter utilizzare il marchio).

Il vantaggio fiscale del licenziante del marchio consiste nella tassazione agevolata sulle royalties incassate.

Il vantaggio fiscale del licenziante del marchio sta nella possibilità di dedurre dall’imponibile IRES i costi sostenuti per il pagamento delle royalties.

Se il titolare di un’impresa registra il marchio a suo nome e poi lo concede in licenza d’uso alla sua impresa il vantaggio fiscale è doppio.

Infatti il titolare del marchio applicherà all’imponibile fiscale una deduzione del 25% (dai 35 anni in su) o del 40% (se ha meno di 35 anni) sulle royalties incassate ed, allo stesso tempo, la sua impresa potrà interamente dedurre dall’imponibile IRES i costi sostenuti per il pagamento delle royalties.

Si precisa che le royalties non sono soggette ai contributi INPS in quanto rappresentano un reddito che non è stato generato da una attività.

Tale possibilità incontra alcuni limiti imposti dall’Agenzia delle Entrate se si vuole evitare il rischio di incorrere in sanzioni fiscali:

 

  • il marchio non deve essere già stato usato dall’impresa sul mercato per molto tempo prima della registrazione da parte del titolare dell’impresa;
  • è necessario dimostrare che il costo sostenuto dall’impresa per le royalties porti un concreto valore aggiunto all’attività dell’impresa stessa in relazione a tale costo (c.d. principio di inerenza dei costi).